Che esistano differenze lessicali tra le varie aree geografiche
italiane non soprendera' di certo nessuno. Immersa nella
disorganizzazione piu' completa e dunque con frigo vuoto Camilla sta
facendo colazione al bar da un paio di giorni. Ritenendo di essere
culturalmente preparata all'interazione con una nuova fetta di
indigeni, Camilla ha il tatto di chiedere un "cappuccino" e non un
"cappuccio". I problemi sorgono pero' quando chiede qualcosa da
mangiare.
"Vorrei anche un cornetto, grazie", chiede educatamente Camilla.
La signora alla cassa le rivolge uno sguardo nel quale Camilla non vede scoccare la scintilla della comprensione.
"Un cornetto per favore", ripete Camilla e aggiunge, indicando il
bancone: "Uno di quelli, magari se c'e' al miele e' meglio".
Di nuovo, uno sguardo assente.
Camilla guarda la signora.
La signora guarda Camilla.
Camilla riguarda la signora, mentre un'intuizione lentamente si fa
strada.
"Vorrei una brioche al miele per favore", chiede sfinita Camilla.
La signora si illumina, batte lo scontrino e consegna l'oggetto della
discussione a Camilla.
Camilla riflette mestamente sul fatto che i locali stanno iniziando a
piegarla.
2 commenti:
Proprio tu che sei romana non dovresti parlare. Voi con la vostra "pizza bianca" (???) e le vostre "pizzette" (?????) al bar...due anni di incomprensioni ("focaccia? what's focaccia"? per non parlare di "schiacciata") e poi, finalmente, da gennaio, la felicità di poter chiamare nuovamente "pizza" ciò che in realtà è, ovvero una succulenta margherita con pomodoro e mozzarella!!!!!
Beh, onestamente la "focaccia" sarebbe quella pizza bianca molto spessa e alta che fanno in Puglia... che quindi non è pizza bianca ma focaccia. Chiedi a quelli di Altamura. Quella "pizza" bassa, piatta, normale senza niente sarebbe... eeehem... ah! Pizza bianca!
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