lunedì 4 agosto 2008

Ultimo step a Milano

Lo step può essere poesia, danza, coerografia.
Lo step può essere individualità, musica, ballo, divertimento, socialità.
Lo step può essere moda, leggerezza, femminilità, grazia, ma anche atletica mascolinità.
Attorno allo step ruotano vite, passioni, amori.
Lo step può anche essere metafora della milanesità: è scalata, salto verso l'alto, obiettivo.

Camilla, nel corso del suo passaggio quotidiano al Grande Tempio del Benessere, si è infilata in una lezione. Camilla, che vedeva la palestra svuotarsi giorno dopo giorno, non aveva la più pallida idea di stare per entrare nell'Ultimo Step della stagione.

I più assidui adepti del Grande Tempio del Benessere tonici piroettavano attorno all'attrezzo, dietro le istruzioni dell'Officiante del rito che aveva elaborato una successione di passi particolarmente contorta pe festeggiare l'inizio delle vacanze.
Camilla, che annaspava, osservava e rifletteva sul significato profondo dell'ultima lezione della stagione.

Ed ecco la sintesi sublime dello step a Milano. E' l'ottimizzazione del tempo. In una sola ora è possibile ballare, dimagrire, sfoggiare capi firmati di altissima moda, socializzare e forse anche trovare l'amore.
Indossavano tutti le loro migliori tutine gruffate. Si salutavano e si baciavano, sapendo che la pausa estiva avrebbe solo sospeso la loro comunione di spiriti. E intanto si raccontavano i loro imminenti viaggi, con budget per due settimane che Camilla si sogna per un anno.

Camilla è uscita trasfigurata dall'esperienza. Adesso si aggira solitaria per il Grande Tempio, svuotato di tutto il glamour e sorride davanti ai macchinari inutilizzati, sognando di essere in un mondo deserto post atomico e post industriale.

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