Quando una settimana fa si è imbarcata verso il Nord piovoso e inospitale, ha pensato che per preservare la piega dei sublimi nuovi capi di vestiario si sarebbe dovuta rassegnare al trolley. Ha abbandonato il fedele zainone acquistato nel lontano 1993 e ha riempito una sottospecie di sarcofago rosso. E ovviamente ha patito tutti i disagi che queste trappole vacanziere possono generare (con gli ulteriori sensi di colpa derivanti dal tradire la causa).
Oggi si è rifiutata di usarlo. Ha recuperato il suo amato zaino. Gli ha chiesto scusa (ci ha messo un po' a farsi perdonare) e lo ha rimpinzato di vestiti che adesso sono meravigliosamente spiegazzati.
Questo post è dedicato al mio zaino. Perché sappia che mai più partyrò senza di lui. Mai e poi mai.
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