Sono appena partita e già mi sento molto esplorativa. Dato che manca ancora un po’ ad arrivare alla grande città del Nord mi sono dovuta limitare ad osservare le persone sedute intorno. Sempre le stesse da Roma: coppia di nonni con nipotina di sette anni. Padre di famiglia (si ok, ho ascoltato quello che si diceva al cellulare con la moglie ma era davvero difficile ignorarlo). Giapponese carina e con infradito dorate strafighe ai piedi. Giovane fanciulla non meglio identificata. Tardo trentenne decisamente abbondante.
Andando a Milano ho fatto le mie piccole scoperte:
1) che i bambini che non fanno casino e sembrano intelligenti sono persino simpatici
2) che è sempre meglio essere seduti accanto a delle bambine piuttosto che a dei maschi
3) che la metà della batteria del mio portatile dura esattamente un film (e quindi ne potrei vedere due, ma mi sono appena sparata “Il caso Mattei” di Rosi e un altro film non lo leggerei
4) che sono incline alla paranoia senza speranza quando, d’improvviso, mi è venuta la paura che qualcuno potesse rubare il mio trolley di chilogrammi 20+ (forse l’ansia per le spese citate nel post precedente e contenute nel trolley)
La partenza è stata serena. La valigia era pronta da due giorni. E comunque vale il principio che qualsiasi cosa possa avere scordato a casa me ne accorgeò quando sarà comunque troppo tardi.
Il Padre di famiglia, che mi stava seduto di fronte (e poi accanto quando a Firenze è cambiato il verso del treno), si è sparato almeno quattro panini con formaggio e prosciutto diffondendo un odore di suino nello scomparto al punto che, a quattro ore di distanza, ho ancora fame. Si è scolato una birra e poi si è fatto fuori due pastefrolle (la terza è nel sacchetto di plastica sul tavolo). Ed è pure magro.
Ore 16:21. Ho appena passato il Po. Sono ufficialmente al Nord. E Piove
La cosa che mi spaventa è la sera. Farò l’intellettuale alternativa e me ne andrò al cinema da sola? Mi guarderò le svariate ore di film e telefilm contenuti nella memoria del mio portatile? Continuo a fami domande di cui conosco già le risposte: rispettivamente sì e sì. Spero solo che, come accade a Roma, anche a Milano ci siano arene estive dove rivedersi tutti i film passati della scorsa stagione a quattro euro al massimo (pia illusione?).
Ore 16:23. Non so più come passare il tempo. Mi ero scordata di quanto fossero noiosi i viaggi in treno.
lunedì 2 giugno 2008
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1 commento:
Ovviamente la sera non farai nulla di tutto ciò perchè dovrai studiare!!!!
Rimanda la vita sociale a luglio :PPP
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