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Diario di una romana in esilio
- Camilla Orsetta
- Camilla non è il nome di Camilla. E Orsetta non è il suo cognome. I suoi genitori la volevano chiamare così. E allora Camilla si chiede cosa sarebbe successo se fosse andata in un altro modo. Se tutti i piccoli dettagli della sua vita fossero stati diversi. Anche perché, con un nome come Orsetta, le elementari sarebbero state un inferno... Camilla è stata deportata a Milano dalla Grande Agenzia Giornalistica. E lei, a cui tutto sommato il suo lavoro piace da morire, non è riuscita proprio a dire di no. Solo che si trova in un territorio nuovo, tutto da esplorare.
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Special Thanks
Un ringraziamento speciale va a Sara Simoncini per il duomo dark: ha esattamente interpretato il mio stato d'animo in questa
triste città. Grazie anche a il Papero che ha fatto da tramite.
triste città. Grazie anche a il Papero che ha fatto da tramite.
2 commenti:
...beati i fisici, perchè non sanno come si vestono!
Cara, in bocca al lupo per il primo giorno. Secondo me in redazione si vestiranno tutti male: va bene che Milano è la patria della moda, ma i giornalisti sono pur sempre giornalisti. Vedi colui che ha catturato i nostri cuori di giovani penne con intrighi vaticani, funerali scamarceschi, casi moro e quant'altro (è che internet è pubblico, mannaggia, ma avrai capito). Io comunque un po' ti invidio: fare la fashion addicted a Roma è impossibile; a Firenze sarebbe auspicabile ma proibitivo. A Milano esiste pur sempre H&M! Mi sa comunque che a settembre ti raggiungo, visto che qua mi licenziano e dovrò cercare patrie inesplorate, possibilmente a nord della linea gotica ^__^
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